CASA – Come proteggere beni preziosi e oggetti di valore affettivo

12 Feb

CASA – Come proteggere beni preziosi e oggetti di valore affettivo

Proteggere beni preziosi e oggetti di valore affettivo – Consigli fondamentali per tutelarci e scoraggiare i malfattori

Hanno sicuramente avuto inventiva i ladri che qualche mese fa, in centro a Milano, hanno calato in pieno giorno dal secondo piano di un palazzo una cassaforte, contenente beni e preziosi per circa 250.000 euro, divelta dalle pareti dell’appartamento da loro appena visitato. Una modalità talmente cinematografica da non destare sospetti nei passanti che non hanno neppure pensato a un furto.

Al di là di questi casi stravaganti che finiscono sulle pagine dei giornali, i furti in casa in Italia sono un’eventualità purtroppo frequente, non solo in case di pregio o che certamente custodiscono oggetti di valore: i topi di appartamento entrano dappertutto e non disdegnano cantine e garage. Ogni ora nel nostro Paese circa 22 abitazioni subiscono un furto. I ladri entrano preferibilmente in casa dalla porta d’ingresso, forzandola nel 67% dei casi, oppure passando dalla finestra (20%). Anche se, secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat, le visite dei ladri nelle abitazioni risultano in calo – meno 8,5% negli ultimi due anni, meno 23,5% fra il 2014 e il 2017 – nel 2018 i topi d’appartamento hanno comunque derubato 191.374 case, spesso anche facendo danni ingenti agli infissi.

Ma oltre a vedere i propri spazi domestici violati, i furti comportano la perdita di beni preziosi e oggetti cari che difficilmente vengono poi recuperati. Non si tratta solo di un danno economico: in molti casi, al passaggio dei malviventi, vengono rubati o comunque distrutti anche oggetti forse di non particolare valore economico, ma di grande valore affettivo. Un gioiello tramandato da generazioni, un regalo ricevuto in occasione del matrimonio o della laurea, un antico soprammobile dei nonni, un oggetto legato alla storia della nostra famiglia. Oggetti insostituibili che non potranno essere più ricomprati, sostituiti e, purtroppo, neanche rimborsati.

Ma non sono solo i furti a mettere a rischio oggetti e beni che custodiamo nelle nostre abitazioni. Lo stesso può accadere, ad esempio, a causa di un incendio che si sviluppa dopo un corto circuito o un fulmine, o per l’allagamento accidentale dovuto a un danno all’impianto idraulico o di riscaldamento, o ancora per il verificarsi di alluvioni, inondazioni, terremoti e altri disastri idrogeologici.

Purtroppo, dati alla mano, si tratta di fenomeni che si verificano sempre più spesso e con maggiore intensità anche alle nostre latitudini. Secondo i dati dell’European Severe Weather Database, negli ultimi dieci anni le cosiddette “bombe d’acqua” sono quasi triplicate, passando dalle 395 del 2008 alle 1.024 del 2018. Quello che è accaduto recentemente a Venezia è tra gli esempi più drammatici: i picchi di alta marea verificatisi a novembre hanno allagato il 70% del centro storico, entrando nelle case e danneggiando ciò che custodivano.

Proteggere la propria abitazione, monitorandola con sistemi di sicurezza hi tech che permettano di intervenire immediatamente in eventualità drammatiche, è il primo passo per ridurre i danni e mettere al sicuro gli oggetti più cari. Sistemi di sicurezza attivi (videosorveglianza e antifurto) e passivi (finestre e porte blindate, per esempio) sono fondamentali per tutelarci e scoraggiare i malviventi in caso di furto. Molto importante è anche classificare gli oggetti cari con precisione per ottenere il giusto risarcimento – se assicurati – o comunque per aumentare le possibilità di rientrarne in possesso. Il consiglio è fotografarli uno a uno e conservare, se disponibili, gli scontrini d’acquisto. Così come è utile mantenere tali beni in cassette di sicurezza ignifughe, a tenuta stagna o in casseforti.

Ma i rischi si corrono anche al fuori delle mura amiche di casa. Un anello ci può essere sottratto durante uno scippo così come in occasione di un infortunio o di un malore. Sebbene per le statistiche Istat le denunce di scippi sono diminuite da 19.109 nel 2014 a 14.807 nel 2018, la percezione di insicurezza in strada da parte dei cittadini è ancora molto forte: subire uno scippo è vissuto come un rischio quotidiano da mettere in conto, specie nelle grandi città. Denunciarlo, poi, è considerato quasi del tutto inutile.

Anche in questi casi, proteggersi con apposite coperture assicurative può fare la differenza. Vieni in Agenzia per scoprire la nostra polizza casa !